Affiliate Marketing e SEO
L’Affiliate Marketing è uno dei modi più conosciuti per monetizzare con il tuo sito web. Presenta diversi vantaggi che altri metodi di guadagno online non hanno. Ad esempio, rispetto a Google Adsense (pubblicazione di banner all’interno del sito) ha un maggiore controllo sulla monetizzazione. Inoltre, ti permette di concentrarti sulla nicchia che ti appassiona di più e promuovere i prodotti che conosci meglio.
Il successo del marketing di affiliazione dipende però fortemente dalla tua capacità di farti trovare dagli utenti. In questo articolo parleremo della combinazione tra Affiliate Marketing e SEO, focalizzandoci sui seguenti aspetti:
- Scelta della nicchia di mercato
- Scelta del nome del dominio
- Parti con “long-tailed keywords” (keywords a “coda lunga”)
- Crea una struttura logica di link interni
- Utilizza “Nofollow” con i link di affiliazione
- Utilizza i contenuti generati dagli utenti
- Approfitta delle offerte speciali del venditore
- Segui le “best practices” SEO
Che cos’è l’Affiliate Marketing
Ho già parlato in maniera approfondita dell’Affiliate Marketing in un articolo precedente (Affiliate Marketing o Affiliazione), per cui non mi dilungherò molto. Le aziende che vendono i loro prodotti online spesso cercano di collaborare con tutti coloro che sono in grado di promuovere i loro prodotti, gli affiliati. Fondamentalmente, un affiliato aiuta un’azienda a promuovere i propri prodotti ottenendo in cambio una commissione per ogni cliente segnalato o per ogni prodotto venduto (molto conosciuto è ad esempio il programma di affiliazione di Amazon).
Nella maggior parte dei casi, sta a te come promuovere il prodotto dell’azienda di cui sei affiliato. Puoi consigliare il prodotto al tuo pubblico tramite e-mail, post di blog o post sui social media. In alternativa, puoi usare un sito web dedicato e portarvi traffico di qualità, organizzare corsi di formazione, lanciare vendite promozionali, ecc. Ma l’idea rimane sempre la stessa: i marketer di affiliazione segnalano nuovi clienti all’azienda che ti paga per questo.
Come funziona l’Affiliate Marketing?
Nella figura sotto riportata ho schematizzato il ciclo completo di come funziona il marketing di affiliazione. Come potete vedere i 3 attori che si muovono all’interno dell’ Affiliate Marketing sono:
- Il Merchant o Inserzionista, che rappresenta l’azienda che ha necessità di promuovere, attraverso gli affiliati, i propri prodotti e/o servizi;
- Il Network, che trova e gestisce, nel caso di affiliazione indiretta, gli affiliati per conto del Merchant;
- L’Affiliato, conosciuto anche come Publisher o Editore o Affiliate Marketer, che promuove le offerte per conto del merchant (affiliazione diretta) o del network (affiliazione indiretta).
SEO applicata ai siti web usati per promuovere le affiliazioni
L’iscrizione ad un programma di affiliazione ha come obiettivo quello di promuovere i prodotti o servizi delle aziende che aderiscono a tale programma. Per farlo, molto spesso si creano dei siti “ad hoc” (siti web affiliati) sui quali occorre portare più traffico qualificato possibile. Per ottenere questo esistono fondamentalmente 2 modi: usare la SEO (Search Engine Optimization), per portare traffico organico sul sito, o a pagamento tramite campagne pubblicitarie (PPC). Una domanda che però dobbiamo porci è la seguente: “la SEO funziona sui siti web affiliati?”
Fondamentalmente le tecniche sono le stesse, ma Google può penalizzare i siti web affiliati, in quanto spesso creati con il minimo sforzo. Il primo consiglio che vi do è quello di creare siti affiliati che contengano informazioni utili agli utenti e non siano semplicemente un copia e incolla. Maggiore è il contenuto di qualità, maggiore è al possibilità che le keyword relative ai prodotti da promuovere vengano posizionate in alto nelle SERP.
Entriamo ora nel vivo dell’argomento, partendo dalla “Scelta della nicchia su cui focalizzarci“.
Scelta della nicchia su cui focalizzarci
Una nicchia è un segmento più piccolo di un intero mercato. La scelta della nicchia di mercato giusta rappresenta il primo passo da compiere per chi vuole entrare nel mondo dell’Affiliate Marketing. Cerca di partire da qualcosa che conosci bene e di cui sei un appassionato. Tuttavia, ci sono tre passaggi che consiglio di seguire prima di individuare la tua nicchia e all’interno di questa i prodotti da promuovere:
- scegli una nicchia all’interno di una nicchia;
- controlla il traffico potenziale;
- misura la tua concorrenza.
Supponiamo che tu stia gestendo un blog che si occupa di sport e quindi le nicchie da promuovere come affiliato possano essere le attrezzature sportive o la vendita di biglietti legata ad eventi sportivi. La tematica dello sport è però molto vasta ed è improbabile che tu riesca a coprirla tutta con contenuti di alta qualità. Invece, perché non concentrarsi su una parte più piccola di questa tematica e creare una reputazione come esperto in uno specifico settore? Ad esempio puoi concentrarti su uno sport specifico che hai praticato o che conosci bene, facendo in modo che nel tempo tu diventi un esperto riconosciuto.
Non basta però che l’argomento sia interessante per te, deve essere interessante anche per le altre persone (i tuoi potenziali acquirenti). Per verificare il tuo traffico potenziale controlla se le parole chiave relative al tuo argomento abbiano un volume di ricerca adeguato. Puoi farlo semplicemente utilizzando i principali motori di ricerca (Google, Bing, Yahoo) oppure strumenti a pagamento (ad esempio Rank Tracker di SEO Powersuite).
Una volta stabilito il volume di ricerca generato dalle parole chiave dobbiamo analizzare la concorrenza. Dopo aver analizzato la concorrenza dovrai chiederti come poterti differenziare da loro per raggiungere gli obiettivi di vendita. Ecco alcuni segnali che ti faranno capire di aver trovato la giusta nicchia, nella quale potrai avere successo nonostante ci siano altri siti che offrano i tuoi stessi prodotti:
- contenuti di bassa qualità: non è difficile avere successo in una determinata nicchia se i tuoi concorrenti non creano contenuti dettagliati e di alta qualità per la propria audience;
- mancanza di trasparenza: la mancanza di trasparenza mette molto spesso in allarme i visitatori del sito, riducendo notevolmente la conversione. Quindi non bisogna creare siti anonimi ed esageratamente aziendali;
- competizione delle keyword di ricerca: alcune delle tue parole chiave sono probabilmente già utilizzate da siti web della concorrenza con un forte posizionamento, acquisito nel tempo. Sono parole chiave ad alta competizione, difficili da scalzare dalle prime posizioni delle SERP – per una analisi corretta della competitività delle parole chiave si possono sempre usare tools come Rank Tracker di SEO Powersuite o Ahrefs -. Se hai trovato una keyword con un volume relativamente alto nelle ricerche, ma con poca competizione, allora avrai un’opportunità in più per avere successo nella tua nicchia di mercato. Puoi attivare, in questo caso, anche campagne pubblicitarie a pagamento con importi minimi, dal momento che la poca competizione abbassa il costo del click (CPC basso).
Dopo aver verificato il traffico potenziale e la competitività delle parole chiave, puoi procedere alla scelta della nicchia da promuovere, selezionando gli argomenti su cui lavorare. L’idea quindi è di trovare tematiche che sono a bassa concorrenza, ma comunque ad alto volume di ricerca.
Scelta del nome del dominio
Questo argomento lo abbiamo già affrontato in un articolo precedente (Scelta del nome del dominio). Molti webmasters, ancora oggi, inseriscono nel nome del dominio la parola chiave principale, pensando che acceleri il posizionamento del sito all’interno delle SERP di ricerca. In realtà, come già detto più volte, Google da molta più importanza ai contenuti che non al nome del dominio. Non dobbiamo quindi essere ossessionati dai “domini a corrispondenza esatta”, spendendo a volte somme di denaro ingenti per acquistare nomi di domini contenenti le paorle chiave per cui vogliamo essere travati dagli utenti. Dal punto di vista SEO il nome del dominio non rappresenta più un fattore di ranking importante.
Evita i marchi nel nome di dominio. Nella maggior parte dei casi, le regole del programma di affiliazione vietano l’utilizzo dei loro marchi all’interno del nome del dominio. Quindi presta molta attenzione all’acquisto di un dominio contenente un marchio (a meno che tu non abbia il permesso esplicito da parte dell’azienda) per non andare incontro a problemi legali.
Nel caso tu decidessi di acquistare un sito web esistente (strategia che ripaga se questo sito è ben posizionato per le tue parole chiave), verificane sempre la storia. Non avere fretta. Cerca un sito web collegato ad un dominio che in passato non abbia inviato spam a Google, con contenuti o collegamenti validi, con backlink di qualità (I 3 pilastri del SEO: Autorevolezza, Rilevanza e Fiducia). Un valido strumento che può aiutarti è archive.org, un sito Web che registra le versioni precedenti delle pagine dei siti. Inserisci alcune “pagine chiave” del tuo sito web e controlla che aspetto avevano in passato. Cerca segni evidenti di contenuto di spam.
Per controllare la cronologia ed il profilo generale dei backlink puoi utilizzare il tool SEO SpyGlass. Google valuta in maniera estremamente positiva (assieme alla qualità dei contenuti) i link che arrivano sul tuo sito da siti web autorevoli e con contenuti pertinenti alle tematiche trattate. Utilizzando SEO SpyGlass (o altri strumenti come Semrush, Ahrefs, SEOZoom…) puoi verificare, oltre al numero di backlink, se il profilo è sano, con la maggior parte dei domini di collegamento (o referring domains) che non presentano rischi di penalità.
Naturalmente, vale anche la pena eseguire alcuni controlli manuali, come visitare le pagine di collegamento e verificare la presenza di evidenti segni di spam.
Parti con le keywords a “coda lunga”
Una volta che sei pronto per iniziare a creare contenuti, è il momento di individuare le parole chiave su cui puntare, per le quali vogliamo essere trovati dagli utenti. Elimina subito quelle che sono già ben presidiate dai marchi che devi promuovere attraverso il programma di affiliazione a cui sei iscritto. Sicuramente hanno più risorse di te per mantenerle posizionate in cima alle SERP. Non utilizzare quindi parole chiave generiche, composte da 1 o 2 termini (ad esempio “cellulare Samsung”) dal momento che generano un volume di ricerca elevato ma sono ad alta concorrenza e quindi hanno anche una bassa percentuale di conversione.
Il nostro obiettivo deve essere invece quello di ottenere una alta percentuale di conversione. Per raggiugerlo dobbiamo usare keyword composte da 4 o più termini che generano un basso volume di ricerca e sono poco attraenti per essere utilizzate dai grandi marchi: le Long Tail Keywords (“Parole chiave a Coda Lunga”). Le “parole chiave a coda lunga” sono un’opportunità perfetta per iniziare a classificarti nelle prime posizioni delle SERP. Qui sotto un grafico che spiega bene il concetto di long tail keyword e short tail keyword (parole chiave generiche):
Crea una struttura logica di link interni
Una volta individuate le parole chiave su cui vuoi puntare, devi fare in modo di costruire una struttura del sito che permetta all’utente una facile navigazione verso quelle pagine che utilizzi per promuovere i prodotti/servizi in affiliazione. Quindi avere una architettura del sito che facili la conversione. L’approccio più utilizzato è quello riportato nella seguente figura:
In questo caso, la struttura del tuo sito segue un approccio dall’alto verso il basso, dove la home page e le pagine delle categorie utilizzano link interni che indirizzano gli utenti ai singoli post del blog, perché è qui che avviene la conversione.
Nel caso in cui la conversione avvenga esclusivamente sulla home page, dovremo fare esattamente l’opposto. Ovvero utilizzare link interni che dai singoli articoli del blog portino gli utente alla home page.
Fai in modo che tutti i link interni utilizzino parole chiave nell’Anchor Text. Questo aiuta sia il bot di Google che i visitatori a capire quali sono gli argomenti trattati dalle pagine collegate.
Per valutare la struttura del tuo sito web, puoi usare anche strumenti di terze parti: WebSite Auditor di SEO PowerSuite, SEMRush… Questi tool ti aiuteranno a scoprire se tutte le pagine del sito sono interconnesse tra di loro o se esistono delle pagine orfane e a vedere se c’è un flusso logico nella tua struttura generale.
Utilizza “Nofollow” con i link di affiliazione
Google considera i link di affiliazione allo stesso livello dei link a pagamento, dal momento che ci possono far guadagnare una commissione se la vendita va a buon fine. Tuttavia la maggior parte dei motori di ricerca utilizza i link per valutare l’autorevolezza delle pagine. I link a pagamento sono però ben lontani da essere considerati un segnale di autorevolezza da parte di Google. Lo stesso motore di ricerca consiglia in questi casi di “avvisarlo” che si tratta di un link di affiliazione. Come? Inserendo semplicemente all’interno del link, l’attributo “nofollow”. Vi riporto quanto chiaramente indicato nelle linee guida scritte da Google per i webmaster:
Non tutti i link a pagamento violano le nostre istruzioni. L’acquisto e la vendita di link sono parte della normale economia del Web, se eseguiti a fini pubblicitari e non per manipolare i risultati di ricerca. Specifica che i link sono stati acquistati per scopi pubblicitari tramite una delle seguenti azioni:
- Aggiungendo un attributo
rel="nofollow"
orel="sponsored"
al tag<a>
.- Reindirizzando i link a una pagina intermedia con accesso bloccato ai motori di ricerca mediante un file robots.txt.
NB: è probabile che Google sia in grado di identificare automaticamente alcuni link di affiliazione creati tramite reti di affiliazione popolari (come Amazon) e “nofollow” automaticamente. Tuttavia, è sempre meglio utilizzare l’attributo rel=”nofollow” per tutti i link di affiliazione.
Utilizza i contenuti generati dagli utenti
“Content is King”. In un articolo del 1996, così intitolato, Bill Gates rese famosa questa frase, che diventerà fondamentale per la SEO. Se nelle vostre pagine non ci sono contenuti difficilmente riuscirete a scalare posizioni nelle SERP. Quando promuovete la vendita in affiliazione di un prodotto non è sufficiente inserire il link “da qualche parte”, ma bisogna creare un contesto in cui l’utente trovi le informazioni che cerca. La soluzione non è neanche quella di copiare le descrizioni dei prodotti inserite nel sito del venditore, con il rischio di essere penalizzati da Google.
Scrivere contenuti è un lavoro che richiede tempo e a volte competenze specifiche. Non tutti hanno risorse tali da rivolgersi a professionisti che scrivano per loro e soprattutto che scrivano contenuti ottimizzati per i motori di ricerca.
Una soluzione potrebbe essere quella di delegare la creazione di contenuti ai tuoi utenti. Commentare il blog, scrivere recensioni di prodotti, testimonianze o qualsiasi altra opzione per consentire agli utenti di esprimersi sul tuo sito Web può fornirti contenuti aggiuntivi. Inoltre, abilitare le recensioni degli utenti può essere un valido aiuto. Quando Google trova markup di valutazioni o recensioni valide, potrebbe mostrare un rich snippet che include stelle e altre informazioni di riepilogo provenienti da recensioni o valutazioni, che possono far risaltare nelle SERP il tuo articolo:
Approfitta delle offerte speciali dei venditori
Black Friday, Cyber Monday, Natale e Pasqua. Per la maggior parte di queste festività, i fornitori tendono a lanciare offerte e sconti speciali a tempo limitato. Queste offerte speciali rappresentano una opportunità per l’affiliato, con tassi di conversione raddoppiati o addirittura triplicati.
Chiedi al venditore quali saranno le prossime offerte e prepara di conseguenza le tue campagne di marketing digitale con un buon anticipo. Puoi usare pagine ad alta conversione, ottimizzate SEO.
Segui le “best practices” SEO
In questo articolo abbiamo parlato di marketing di affiliazione e di come ottenere un guadagno iscrivendosi ai diversi programmi di affiliazione e ricevendo, in caso di vendita, una commissione. L’affiliazione è una delle attività più interessanti per guadagnare online, ma quanto dipende da voi. Se non portiamo traffico di qualità sul nostro sito il nostro guadagno sarà pari a zero. Se pensate di farlo solo attraverso la pubblicità a pagamento, probabilmente buttereste via un sacco di tempo e soldi. Concetti come conversione, ROI (Return Of Investment), vi devono essere molto chiari. Normalmente si dice che ci vogliono 10.000 ore di studio per diventare un bravo affiliato. Sicuramente nulla deve essere lasciato al caso. Non è complicato trovare la propria nicchia di mercato. Il difficile è farla fruttare.
Conoscere la SEO ti permette di avere una marcia in più. Farsi trovare attraverso le ricerche organiche richiede tempo, ma una volta che il vostro sito o blog sarà ben posizionato sarà molto più semplice farvi trovare da coloro che sono alla ricerca proprio del tipo di prodotto o servizio che state promuovendo. Buona parte delle ore di studio dovrà, quindi, essere dedicata all’acquisizione delle principali tecniche SEO, e alla conoscenza dei i motori di ricerca.