Il mondo degli Stati

Il mondo degli stati

Il mondo degli stati. Lo Stato è una comunità organizzata politicamente, dotata di un complesso di leggi proprie. La sua esistenza presuppone che siano presenti tre elementi fondamentali: territorio, popolo e sovranità

I fattori d’identità

Pur differenti nei caratteri somatici, tutti gli uomini appartengono a un’unica specie, l’Homo Sapiens, evolutasi in Africa e poi diffusasi nei diversi continenti circa 100.000 anni fa. Gli studiosi hanno abbandonato il concetto di razza a favore dei gruppi etnici, differenziati sulla base della lingua, della religione e della cultura.

I gruppi linguistici

La lingua, con il sistema di scrittura, rappresenta il principale tratto culturale distintivo di ogni etnia, attraverso il quale stesse etnie possono comunicare tra di loro, ma che rappresenta una barriera culturale tra un gruppo e l’altro.

Sulla base della loro struttura grammaticale, le lingue vengono distinte in tre gruppi:

  1. lingue monosillabiche (cinese), che constano di parole formate da un’unica sillaba;
  2. lingue agglutinanti (turco, ungherese, giapponese, mongolo, finnico), le cui parole hanno una parte fissa, cui si aggiungono svariati suffissi;
  3. lingue flessive (arabo e ebraico, berbero e somalo).

Grande importanza hanno assunto le lingue veicolari, come l’inglese, che permettono a gruppi linguistici diversi di comunicare tra di loro.

Le religioni del mondo

La religione svolge un ruolo fondamentale nell’organizzazione sociale e economica dei popoli. Le religioni possono essere raggruppate in tre gruppi principali:

  1. animiste (si basano sulla credenza che gli oggetti e i fenomeni naturali siano animati da spiriti e pertanto debbano essere oggetto di culto);
  2. politeiste (credono in più divinità, come l’induismo o il buddismo);
  3. monoteiste (credono nell’esistenza di un unico Dio, come l’ebraismo, l’islamismo e il cristianesimo. I cattolici, protestanti e ortodossi sono gruppi del cristianesimo)

Sempre più diffusi sono anche l’agnosticismo (indifferenza rispetto a qualsiasi credo religioso) e l’ateismo (rifiuto di credere ad una presenza soprannaturale).

L’identità culturale delle nazioni

L’identità di una nazione. oltre che sulla religione e la lingua, si basa anche su aspetti culturali, artistici e di costume, sulle sue radici storiche e sull’ambiente fisico dove vive. Queste considerazioni ci portano a definire il concetto di nazione che differisce da quello di Stato. Una nazione, infatti, non ha nulla a che fare con l’organizzazione politica di un territorio, ma è semplicemente un insieme di persone che vivono in un certo territorio e sentono di condividere origini, lingua, tradizioni e cultura comuni.

Dalle nazioni agli Stati

Lo Stato è una comunità organizzata politicamente, dotata di un complesso di leggi proprie. La sua esistenza presuppone che siano presenti tre elementi fondamentali:

  1. territorio
  2. popolo (colui che gode della cittadinanza e quindi dl diritto di voto o di candidarsi ad una carica politica)
  3. sovranità (il diritto esclusivo che quel popolo ha di vivere e di imporre le sue leggi entro i confini del suo territorio, senza subire interferenze esterne)

N.B: il concetto di popolazione differisce da quello di popolo. Per popolazione si intendono tutti coloro che vivono all’interno dei confini dello Stato

Stati nazionali e Stati plurinazionali

Gli Stati Nazionali sono entità politiche che racchiudono un’unica nazione (es. Islanda e Giappone), ma sono molto rari. La maggior parte degli Stati in realtà comprendono al loro interno più di una nazione, di cui una maggioritaria (Stati plurinazionali). Ne è un esempio il Regno Unito, che comprende al suo interno anche gli Scozzesi.

Una situazione opposta è quella di singole nazioni che, a causa di guerre, sono state divise tra più stati. Ad esempio i Tedeschi vivono in due Stati nazionali, Austria e Germania, ma anche in parte in uno Stato plurinazionale come la Svizzera.

Gli Stati indipendenti

Per Stato indipendente si intende uno stato che dispone della totale sovranità sui suoi territori e che sia riconosciuto a livello internazionale. In totale sono 194. Questo vale per stati di qualsiasi dimensioni, anche per i microstati, come Vaticano e San Marino. Molto spesso non hanno una propria moneta, ma usano quella dello Stato in cui sono “incastonati”, oppure non hanno un esercito, ma si limitano a gestire piccoli corpi di polizia.

Gli Stati non riconosciuti

Alcuni Stati, pur formalmente indipendenti, non sono riconosciuti dall’Onu ma solo da qualche stato. Tra questi:

  • Repubblica turca di Cipro del Nord (riconosciuta solo dalla Turchia);
  • Kosovo (la cui indipendenza è stata riconosciuta dagli Stati Uniti e da altri stati europei, ma non da 51 stati)

Colonie e dipendenze

Esistono territori che, controllati in passato da paesi europei o dagli Stati Uniti, non hanno mai conseguito la propria indipendenza. Il termine colonie, utilizzato in alcuni casi solo dal Regno Unito, è stato sostituito da dipendenze, ovvero territori integrati nello Stato ma dotate di ampia autonomia amministrativa.

L’esempio più vistoso è la Groenlandia, penisola dell’America settentrionale, vasta 2 milioni di km2 ma territorio esterno dipendente della Danimarca.

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